Il Gruppo Provo – Onda Verde
Nel nostro paese, i gruppi provos meglio organizzati e più numerosi si formarono a Roma con il Gruppo Provo Roma 1 di cui fecero parte Carlo Silvestro, futuro editore di Stampa Alternativa, l’anarchico “Pinky”, al secolo Gianoberto Gallieri, famoso perché a petto nudo si era opposto al getto di un idrante resistendo fino al completo esaurimento della riserva d’acqua, e a Milano con il gruppo Provo – Onda Verde, nome ispirato dal movimento pacifista americano Green Wave, tra cui spiccarono tra gli altri Andrea Valcarenghi, Marco Maria Sigiani, Aligi Taschera e altri ancora.
«L’Onda Verde» scriveva Dara Kotnik su «Panorama» nel luglio del ‘67 «è nata a Milano nel novembre del ‘66. Il nome non ha riferimenti letterari, né allusioni sentimentali alla giovane età dei suoi membri […]. L’idea è sorta in un gruppo di amici, e non c’è nessuno che rivendichi il merito di aver fondato il movimento […]. Per che cosa si impegnano? Per la conquista dei “diritti civili” […]. Il primo obiettivo da colpire, dicono, è l’istituzione militare: è di questi giorni la notizia che due di loro, Andrea Valcarenghi e Ottavio Vassallo, hanno rifiutato di indossare la divisa, ripresentandosi all’opinione pubblica come un nuovo caso di “obiezione di coscienza” […]. Ma l’Onda Verde non si ferma qui. Vuole il divorzio, la libertà sessuale, l’arretramento della maggiore età dai 21 ai 18 anni, la revisione della legislazione sui minori, la revisione dell’istituto familiare sia dal punto di vista giuridico che sociale, e infine una scuola libera all’interno della scuola ufficiale: una specie di antiscuola senza professori e senza voti, senza lezioni e senza compiti, affidata agli studenti»
Da: Andrea Valcarenghi, Underground a pugno chiuso!, Milano, Arcana, 1973, 20-29 ora Rimini, NdA Press, 2007; D. Kotnik, Protestano sì, ma gentilmente i beat di buona famiglia, in «Panorama», 64 (6 luglio 1967), 45-46.