Un attacco frontale allo Stato
In relazione a questo argomento e cioè sulla nascita, dopo la seconda metà degli anni Settanta, di nuovi gruppi terroristici di estrema destra, la cui caratteristica principale non era rappresentata da un forte anticomunismo quanto dall’intento di sferrare un attacco frontale allo Stato, mi permetto di rimandare a L. Guerrieri, Le strategie di destabilizzazione viste nella pubblicistica dell’estrema destra. La rivoluzione si sa è come il vento… non la si può fermare, le si può solo far perdere tempo, in: M. Dondi (ed.), I Rossi e i Neri, Terrorismo, violenza e informazione negli anni Settanta, Nardò (Lecce), Edizioni Controluce, 2008. Fra gli altri, si vedano inoltre: F. Ferraresi (ed.), La destra radicale, Milano, Feltrinelli, 1984; Id., Minacce alla democrazia, Milano, Feltrinelli, 1995.