I sindacati e il Sessantotto
Nonostante i più grandi e influenti sindacati tedeschi (IG Metall, IG Chemie) si opponessero fermamente alle leggi di emergenza, la loro disponibilità ad aderire a iniziative di protesta organizzate da gruppi non istituzionali era declinata progressivamente. Il montare della violenza a seguito dell’attentato allo studente Rudi Dutschke nell’aprile del 1968 aveva in effetti allontanato definitivamente i sindacati dal sostegno all’opposizione extraparlamentare. E la rottura non avrebbe potuto essere più evidente: nello stesso giorno in cui si svolgeva la marcia su Bonn, l’11 maggio, a Düsseldorf i sindacati organizzavano una propria e separata iniziativa di protesta con cui si rinunciava alla visibilità pubblica delle piazze e delle strade in favore di un luogo chiuso, al riparo da slogan e proteste.
Cfr. Michael Schneider, Demokratie in Gefahr? Der Konflikt um die Notstandsgesetze, Sozialdemokratie, Gewerkschaften und intellektueller Protest 1958-1968, Bonn 1986.
DOI: http://dx.doi.org/10.1473/stor25