Storicamente. Laboratorio di storia
Immigrazione in Europa

Al di là della “percezione semplicistica e diffusa” del ribaltamento, per riprendere le parole di Emilio Franzina (cfr. E. Franzina, Conclusione a mo’ di premessa. Partenze e arrivi, in P. Bevilacqua, A. De Clementi, E. Franzina (eds.), Storia dell’emigrazione italiana, vol. I, Partenze, Roma, Donzelli 2001, 601), il dibattito sull'immigrazione in Europa e in Italia ha prodotto una bibliografia molto vasta e articolata. Mi limito a citare, per un panorama europeo, gli atti del convegno, tenutosi a Genova nel giugno del 2004, I latinos alla scoperta dell’Europa. Nuove migrazioni e spazi della cittadinanza, (M. Ambrosini e L. Queirolo Palmas (eds.), I latinos alla scoperta dell’Europa. Nuove migrazioni e spazi della cittadinanza, Milano, Franco Angeli, 2005); e, come referenza, i lavori di Saskia Sassen, in particolare, Migranti, coloni, rifugiati. Dall’emigrazione di massa alla fortezza Europa, Milano, Feltrinelli, 1999. Sul versante italiano, occorre citare il libro di G. Gozzini, Le migrazioni di ieri e di oggi. Una storia comparata, Milano, Bruno Mondadori,  2005, che ha il pregio, tra gli altri, di affrontare la questione, per la prima volta in modo sistematico, con un approccio comparativo, scommettendo sul senso e “l’utilità dello storico nello studio delle migrazioni odierne” (7). Cosa non scontata, dati gli “steccati” disciplinari e accademici che ancora separano storici, antropologi e sociologi, anche su di un tema, quello delle migrazioni, in cui il confronto interdisciplinare è quasi un obbligo epistemologico. Da segnalare il recente lavoro di sintesi di P. Audenino e M. Tirabassi, Migrazioni italiane. Storia e storie dall’Ancien régime a oggi, Milano, Bruno Mondadori, 2008, che si distingue non solo per l’impianto metodologico - impostato sulla lunga durata, ma questo non sarebbe una novità, tutto il lavoro tiene sempre presenti le relazioni tra studi di caso, ricerche locali e situazioni nazionali sia alla partenza sia all’arrivo, con uno sguardo attento alle reti private e comunitarie senza mai perdere il quadro istituzionale di riferimento - ma anche per aver dedicato l’ultimo capitolo alle relazioni tra le migrazioni di ieri, l’immigrazione straniera in Italia oggi e le nuove forme di mobilità degli italiani. D’altro canto, come ci ricorda Enrico Pugliese, l’Italia è ancora, almeno in parte, un paese di emigranti, E. Pugliese, L’Italia fra migrazioni internazionali e migrazioni interne, Bologna, Il Mulino, 2006 (2ª ed.). Per una lettura del fenomeno migratorio contemporaneo inserito nell’attuale contesto della globalizzazione si veda S. Mezzadra, A. Petrillo (eds.), I confini della globalizzazione. Lavoro, culture, cittadinanza, Roma,  Manifestolibri, 2000.