Storicamente. Laboratorio di storia
Emigrazione brasiliana

L’emigrazione brasiliana è un fenomeno che ha cominciato ad assumere rilevanza negli anni ’80. Secondo i dati diffusi dal Ministério de Relações Exteriores nel 2002, i brasiliani all’estero erano 1.887.895, mentre secondo le correzioni fatte in base all’analisi dei dati del censimento del 2000, l’Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística, ne ha stimati meno di 1.800.000, cfr. L.C. Oliveira de Souza (ed.), Censo Demográfico 2000: pesquisa dacobertura da coleta, apresentação dos resultados, Rio de Janeiro, IBGE, 2003; e IBGE (ed.), Censo Demográfico 2000. Características gerais da população: resultados da amostra, Rio de Janeiro, IBGE, 2003. Tuttavia, lo stesso Ministero un anno dopo, nel 2004, in base alle stime dell’emigrazione clandestina, ha dichiarato che 2 milioni e mezzo di brasiliani erano emigrati, anche se solo poco più di 1.800.000 erano quelli regolarmente registrati dalle rappresentanze diplomatiche brasiliane all’estero. Si tratta di circa l’1% della popolazione totale, una quota abbastanza modesta se comparata con quelle di altri paesi latinoamericani. Basti pensare al clamoroso fenomeno dell’Ecuador le cui stime fluttuano tra un milione e un milione e mezzo di emigrati, corrispondente a circa il 25% della popolazione economicamente attiva e al 10% del totale, cfr. A. Acosta, L’esodo ecuadoriano fra crisi economica, immaginari sociali e famiglie transnazionali, in M. Ambrosini e L. Queirolo Palmas (eds.), I latinos, cit., 61-83. Sempre secondo i dati ufficiali, le principali destinazioni dell’emigrazione brasiliana sono così distribuite: 42% negli Stati Uniti, 24% in Paraguai, 11% in Giappone, cfr. N. Patarra Lopes, R. Baeninger, Mobilidade espacial da população no Mercosul: metrópoles e fronteiras, in «Revista Brasileira de Ciências Sociais», n. 60 (2006), 87. Sull’immigrazione brasiliana in Giappone e il cosiddetto fenomeno dei dekassegui (termine giapponese- letteralmente significa “lavorare temporaneamente al di fuori del proprio paese” - che è stato adottato per indicare la comunità di immigranti brasiliani in giappone), si veda E. Sasaki, A imigração para o Japão, in: «Estudos Avançados», n. 57 (2006), 99-117; B. Kaizô Iwakami e S. Sonoe, Permanentemente temporário: dekasseguis brasileiros no Japão, in: «Revista Brasileira de Estudos de População», v. 23, n. 1 (2006), 61-85.Per avere un’idea dell’impatto di questo fenomeno sul paese, sono significative le cifre delle rimesse: nel 2004, secondo i dati diffusi dalla Banca Inter-americana di Sviluppo (BID, 2005), hanno raggiunto i 5,6 miliardi di dollari, che rappresentano l’1% del PIL brasiliano.