Storicamente. Laboratorio di storia
Thomas Davatz

T. Davatz, Memórias de um colono no Brasil (1850),Belo Horizonte, Itatiaia-Edusp, 1980. Quando questo diario venne pubblicato nel 1858 in Svizzera suscitò un’ondata di sdegno nell’opinione pubblica, identificando il Brasile come un paese inadatto a ricevere immigranti europei. Riguardo alla corrispondenza dei coloni, si veda anche D. Bendocchi Alves, Cartas de imigrantes como fonte para o historiador: Rio de Janeiro-Turíngia (1852-1853), in «Revista Brasileira de História», n.45 (2003), 155-84; che analizza nove lettere di immigrati tedeschi nelle fazendas della provincia di Rio de Janeiro, pubblicate da riviste tedesche dell’epoca e rinvenute negli archivi di Turingia. Diversa la situazione negli stati del Sud del Brasile dove le pubblicazioni di studi di questo tipo sono numerose, soprattutto riferite all’immigrazione italiana, tedesca e dalle Azzorre (cito come riferimento all’immigrazione italiana soltanto uno dei primi e più significativi, L.A. De Boni, La Mérica. Escritos dos primeiros imigrantes italianos, Porto Alegre, Est, 1978) anche se nella maggior parte dei casi non supportate da un adeguato impianto metodologico e interpretativo.