Subaltern studies
Il termine subaltern studies è solitamente usato per indicare un gruppo di ricerca sorto più di venti anni fa in India, presso l’Università di Delhi, la cui produzione storiografica costituisce ormai una delle correnti fondamentali dei cultural studies. L’asse centrale della riflessione di questi studiosi ruota attorno alla critica della modernità coniugata con l’obiettivo di dar voce alle classi subalterne, tradizionalmente escluse dal discorso storiografico nel Sud-Est asiatico, impostato su di una visione eurocentrica, quella degli ex-colonizzatori britannici, o comunque di élite, quella delle oligarchie nazionali. Tardivamente recepiti in Italia, i lavori di questi studiosi (ad esempio H. Bhabha, D. Chakrabarty, R. Young, A. Mbembe, G. Spivak) si possono trovare in edizione italiana presso l’editore Meltemi; per un primo approccio si veda R. Guha, G.C. Spivak, Subalter Studies. Modernità e (post)colonialismo, Verona, Ombre Corte, 2002 con Introduzione di E. Said e Presentazione a cura di S. Mezzadra. Per una riflessione sugli orientamenti multiculturali anche alla luce dello “scontro di civiltà” in atto si veda S. Mezzadra (ed.), Genealogie multiculturali. Storia e critica, in: «Contemporanea», n. 1 (gennaio 2003), 127-66, con interventi di R. Baritono, M.L. Lanzillo, R. Salih, F. Rahola. Per una lettura del contributo di questi studi alla luce della situazione europea si veda S. Mezzadra, La condizione postcoloniale. Storia e politica nel presente globale, Verona, Ombre Corte, 2008.