Le prime analisi del database
Una volta terminata la sistemazione dei records e dei campi, è stato possibile analizzare le proporzioni fra i dati contenuti dalle prime due tabelle rispetto a quelli della terza. Sui 1176 records relativi ai pozzi complessivamente solo 125 vengono segnalati possedere un’acqua non pura (appena il 10% del campione originale), fatto che sembrerebbe dimostrare che la maggioranza dei pozzi a Modena possedeva acque pulite. Allo stesso modo accade anche per i commerci: la seconda tabella presenta ben 2918 records di botteghe e attività sia a rischio per la sicurezza e l’igiene che “innocue”; da questo numero si è passati a 986 records nella terza tabella, con una perdita di circa il 66% dei dati iniziali. Fattore anche questo che sembrerebbe ribadire l’immagine di una Modena tutto sommato poco caratterizzata da elementi poco sicuri o insalubri. Analogamente, se si interrogano le due tabelle Modena Commercio e Modena Igiene relativamente ad attività commerciali gestite da persone con un cognome molto comune quale “Ferrari”, si può vedere come i dati della seconda tabella siano molto più numerosi della terza (59 contro 22), nonostante quest’ultima selezione contenga le attività commerciali dei registri della Camera di Commercio, le botteghe del 1807, quelle del 1888 e i dati riportati da altri documenti.