Internati militari italiani
Termine ideato dalle alte gerarchie naziste (probabilmente suggerito dallo stesso Adolf Hitler), per identificare i militari italiani deportati nel territorio del Reich dopo l’8 settembre. Tale categoria, differente da quella di “prigioniero di guerra”, servì anche a giustificare l’esclusione dei militari italiani dalle condizioni imposte dalla Convenzione di Ginevra che regolavano il trattamento dei prigionieri di guerra (come ad esempio la norma che vietava l’impiego dei militari prigionieri come forza lavoro coatta). Gli IMI furono rinchiusi solitamente in appositi Stalag (doppio acronimo per Mannschaftsstammlager, "campo principale per prigionieri di guerra") e Offlag (Offizierlager, "campo per ufficiali"). Non sono rari però i casi di IMI che si trovarono inviati in campi di concentramento o in campi sotto il diretto controllo delle SS.