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Comunicare storia

I film della DDR, 1946-1992

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La storia del cinema tedesco - orientale inizia nel settembre 1945, quando il nuovo ufficio per la educazione del popolo, istituito dall’amministrazione militare sovietica, fa un appello via stampa per cercare registi, autori, artisti, artigiani pronti a rilanciare la produzione cinematografica.
Il 15 ottobre 1946 viene presentato il primo film tedesco prodotto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale: Die Mörder sind unter uns (Gli assassini sono tra di noi). Il regista è il giovane Wolfgang Staudte che l’aveva in precedenza inutilmente proposto alle amministrazioni militari inglese e statunitense. I sovietici invece diedero il via libera alla produzione nella nuova società cinematografica: la DEFA.

La DEFA venne insediata a Babelsberg, nei dintorni di Berlino, sui terreni dove un tempo sorgeva, fino alla capitolazione del Terzo Reich, la UFA. In quegli studi erano stati girati i film tedeschi più famosi degli anni Venti e Trenta e vi avevano lavorato i migliori registi, attori/attrici ed artigiani addetti alla produzione cinematografica della Germania d’anteguerra. Alcuni di loro, come Billy Wilder, Detlef (Douglas) Sierk, Fritz Lang e Marlene Dietrich, erano stati spinti dal nazismo ad emigrare e riprendevano la loro carriera negli studi americani di Hollywood.

La DEFA ha potuto proseguire la grande tradizione della UFA e ha avuto un’esistenza come grande ed unico centro di produzione dei film nella DDR fino alla sua fine nel 1990. Durante la sua attività, sono stati prodotti più di ottocento pellicole di fiction per il cinema, ed inoltre filmati narrativi per la TV, film documentari, film d’animazione, cinegiornali, film di divulgazione, cortometraggi.

Film molto diversi tra di loro. Alcuni sono adattamenti da testi della letteratura contemporanea: Der geteilte Himmel(1964) di Christa Wolf, Spur der Steine (1966)di Erik Neutsch, Die Legende von Paul und Paula (1973) di Ulrich Plenzdorf, Jakob der Lügner (1975) di Jurek Becker.
Altri sono importanti film a soggetto storico-antifascista: Die Mörder sind unter uns(1946), Ehe im Schatten (1947), Karbid und Sauerampfer (1963), Ich war 19 (1968), Jakob der Lügner (1975), Die Verlobte (1980), Dein unbekannter Bruder (1982).

Di grande interesse storico sono i film che descrivono i conflitti nella società del "Socialismo reale": Frauenschicksale (1952), Berlin–Ecke Schönhauser(1957), Beschreibung eines Sommers (1963), Der Dritte (1972), Bis dass der Tod euch scheidet (1979), Solo Sunny(1979), Coming Out (1989).

La categoria dei film di propaganda viene rappresentata dall’opera biografica Ernst Thälmann – Sohn seiner Klasse/Führer seiner Klasse (1954).

Molte di queste pellicole hanno avuto un grande successo di pubblico, fino ad oggi, ed alcuni sono diventati addirittura film cult come Die Legende von Paul und Paula (1973) o Spur der Steine(1966). Molti film della DDR, i migliori, hanno dovuto superare numerosi ostacoli prima di essere prodotti (e come nel caso di quelli vietati nel periodo 1965/66, anche dopo la produzione) perché non erano certo i film che i funzionari del partito e del governo della Germania Est desideravano. Erano opere non soltanto di alta qualità professionale ma anche critiche e impegnate  nella discussione sociale - senza voler illustrare l'ideologia ufficiale con dei personaggi da cartapesta, senza uno scopo propagandistico. Erano invece creati da autori e da registi dotati di grande talento e coraggio, cresciuti alla visione delle scuole del Neorealismo italiano, della Nouvelle Vague francese, del New Cinema inglese. Un’influenza di cui si trova traccia nella drammaturgia e nella regia di questi film della DDR. Essi rimangono dunque sia testimonianze interessanti di un epoca sia prove cinematografiche di grande valore artistico ed intellettuale.

Con la fine della DDR è iniziato un processo di rilettura e revisione della sua storia, accompagnato da tentativi di cancellarne la memoria – quello che avrebbe potuto ricordare e testimoniare l’esistenza e le peculiarità di questo paese così strano, esistito per 40 anni nella Mitteleuropa, tra l’Europa dell’Est e quella dell’Ovest, metà tedesco, metà sovietico. Abbiamo però memoria di quel mondo pervenutoci dal cinema tedesco - orientale e dai libri scritti in quegli anni.

La prima dell’ultimo film di grande successo, Coming Out, fu presentata proprio nella serata del 9 novembre 1989 a Berlino-Est. Nello stesso istante in cui finiva la proiezione del film, le prime persone attraversavano il posto di frontiera sul ponte della Bornholmer Straße, a solo pochi chilometri di distanza dal cinema. Tre mesi dopo, nel febbraio 1990, il film Coming Out vinceva l’Orso d’argento al festival di film della Berlinale. Durante lo stesso festival venivano presentati con clamore alcuni dei film vietati nel 1965/66.

Sino al 1993 uscirono ancora alcuni film con il logo della DEFA, perlopiù coproduzioni con altre case e con la televisione. Ricordiamo gli  ultimi lavori originari della DEFA: Novalis – die blaue Blume di Herwig Kipping, sul poeta del romantiscismo tedesco, e Zirri das Wolkenschaf di Rolf Losansky, un film per l’infanzia.

Gli studi della DEFA Link a www.filmmuseum-potsdam.de/de/413-821.htm furono venduti nel 1992 al gruppo francese CGE, oggi Vivendi Universal, che a sua volta li ha rivenduti nel 2004. Il nome DEFA venne cancellato, i dipendenti artistici e tecnici progressivamente licenziati. Oggi, sul terreno della DEFA sorge la Studio Babelsberg S.p.A. che produce film in alleanza con un produttore Hollywood.

Elenco dei film della DDR e storia del cinema della Germania Est 1946-1990

Per approfondamenti ed informazioni sui film nella DDR e il cinema tedesco - orientale: Christina Schmidt, Al di là del Muro. Cinema e Società nella Germania Est 1945-1990, Bologna, CLUEB, 2009.

Contatti: aldiladelmuro.cinema@gmail.com

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